La comunicazione non verbale. Tendenze e Implicazioni

Video call e lavoro a distanza, stanno cambiando la comunicazione non verbale e i lavoratori devono imparare come adattarsi a questa nuova realtà.

Un cenno del capo, una smorfia, il modo in cui un collega è seduto su una sedia. Quando si lavora in presenza, la maggior parte di noi ha una comprensione naturale di questi segnali non verbali. Sono tutti modi in cui comunichiamo senza parlare.

Le abilità sociali apprese nel corso degli anni, ci permettono di interpretare i segnali della comunicazione non verbale degli altri. Pensiamo ad esempio al modo in cui quasi inconsapevolmente sorridiamo ad un cliente. Oppure all’importanza di stabilire un contatto visivo con il nostro interlocutore durante una conversazione. Oppure quando assumiamo una certa postura od atteggiamento nel corso di una intervista per comunicare sicurezza.

“Se vuoi influenzare le persone in modo positivo, il tuo atteggiamento e il modo in cui vieni percepito usando la comunicazione non verbale è molto importante”,

– afferma un’esperta di linguaggio del corpo. Annemieke Meurs-Karels, un’esperta di comunicazione non verbale, afferma che le persone spesso reagiscono più a ciò che fai che a ciò che dici.

Tuttavia, mentre siamo stati formati circa l’importanza dei segnali non verbali durante gli incontri in persona, nello spazio di lavoro digitale questo tipo di comunicazione può sembrare meno importante.

Molte conversazioni di lavoro ora avvengono tramite chat online e durante le riunioni video alcuni partecipanti potrebbero essere collegati con le telecamere spente. Ciò nonostante, anche durante tali incontri virtuali la comunicazione non verbale continua ad essere presente ed importante, seppur in modo differente.

Ad esempio, la telecamera spenta di un partecipante ad una riunione si presta sicuramente a differenti forme di interpretazione da parte dei colleghi.

Il cambiamento nella comunicazione non verbale pone l’individuo di fronte alla sfida di comprendere come questa forma di comunicazione stia evolvendo.

La comunicazione non verbale oggi

La comunicazione non verbale è un’equazione nella quale abbiamo da un lato il modo in cui gli altri ti percepiscono. Dall’altro, il modo in cui tu comprendi gli altri attraverso i loro messaggi non verbali

Non è una scienza esatta, dal momento che c’è molta ambiguità nel modo in cui potresti interpretare il segnale di qualcuno, rispetto a come potrebbe comprenderlo un’altra persona. Il significato attribuito ad un gesto spesso dipende dalle tue esperienze e dal rapporto che intrattieni con la persona che emette il segnale.

Tuttavia, nonostante ciò, gli esperti affermano che i segnali non verbali hanno molto significato per entrambe le parti coinvolte ed è importante prestare loro attenzione in qualsiasi ambiente di lavoro, che sia in persona o da remoto.

Come si comunica in modo non verbale

La comunicazione non verbale è sempre esistita anche al di fuori dell’interazione faccia a faccia. Pensiamo banalmente all’immagine che troviamo nel CV di una persona, o sulla pagina Linkedin di una persona. Decidere di aggiungere o meno un’emoji in una chat di gruppo di lavoro può cambiare la percezione dell’interazione.

Ciò nonostante, la maggior parte di noi continua a pensare che la comunicazione non verbale sia qualche cosa che appartiene più alla sfera delle interazioni faccia a faccia. Ad esempio, cerchiamo un significato nel modo in cui i colleghi siedono vicini quando lavorano insieme o tendiamo ad interpretare la fermezza di una stretta di mano.

Eppure, il nuovo lavorare a distanza ha ampliato e forse cambiato, come mai in precedenza, il mondo della comunicazione non verbale.

Ad esempio, nelle videochiamate, gli sfondi possono fornire molte informazioni non verbali sullo stile di vita, gli interessi e persino il livello di professionalità dei colleghi.

L’impiego della comunicazione tramite messaggistica in chat ha anche cambiato il luogo in cui vivono questi segnali non verbali e l’enfasi posta su di essi

Molti componenti della comunicazione non verbale tipici delle interazioni in persona si sono fatti strada anche nel regno digitale. Tra questi, il linguaggio del corpo, il contatto visivo, la postura, i gesti e le espressioni facciali, le acconciature e anche gli abiti che scegliamo di indossare per lavorare.

Tuttavia, anche se stiamo ricalibrando e sviluppando la capacità di leggere i segnali non verbali degli altri nello spazio digitale, padroneggiare la nostra comunicazione online potrebbe richiedere un po’ di pratica.

Perché è importante ora?

Sebbene siamo in gran parte addestrati a interpretare i segnali non verbali tradizionali, nel mondo digitale la comunicazione non verbale potrebbe essere snobbata.

Ad esempio, non è raro partecipare a una videochiamata in cui le persone non facciano attenzione a ciò che involontariamente comunicano attraverso la telecamera. Alcuni la orientano senza rendersene conto, in modo tale che gli altri non riescano a vederlo. Altri si posizionino così vicino alla telecamera o così lontani influendo sulla percezione che gli altri hanno di lui.

Il contatto visivo in particolare, è associato generalmente ad un senso di simpatia, e all’attrazione interpersonale.

Tuttavia, stabilire un contatto visivo durante una videochiamata non è semplice perché: “Il cervello vuole guardare la faccia [sullo schermo]”, ma al contempo bisogna imparare a guardare nella telecamera quando è il proprio turno di parlare

Quindi, ignorare l’importanza della comunicazione non verbale in un ambiente digitale può avere implicazioni anche negative. Infatti, i dipendenti che non prestano attenzione alla comunicazione non verbale rischiano di inviare segnali di “poco impegno lavorativo” ad esempio, o di scarsa professionalità utilizzano un certo background nel corso delle videochiamate.

Vantaggi

Viceversa, considerare il comportamento non verbale durante un incontro digitale, proprio come faresti di persona, ha i suoi vantaggi: nei semplici gesti non verbali come sporgersi invece di piegarsi all’indietro o sorridere visibilmente quando qualcuno fa una battuta durante una riunione online, possono aiutare a trasmettere agli altri un senso di impegno e favorire quindi la trasmissione di una immagine positiva di se.

Accendere la telecamera durante una riunione con altre persone è anche una questione di cortesia. Dobbiamo quindi imparare nuove regole per evitare di essere scortesi.

Allo stesso modo, utilizzare una foto nitida del tuo viso con un’espressione sorridente, può sembrare un piccolo gesto ma può aiutare a trasmettere un senso di affidabilità e cordialità, anche e soprattutto a colleghi che non hai mai incontrato di persona.

Allo stesso modo un’emoji o una gif al momento giusto in una chat di gruppo può anche avere un forte impatto sugli altri e aiutare a creare un’atmosfera amichevole e inclusiva.

Nel panorama digitale, mantenere relazioni solide non è scontato. “Molti contatti utili con dipendenti, colleghi, clienti, avvengono attraverso la comunicazione non verbale perché è un modo per leggere le reciproche emozioni”.

“Nel mondo digitale in cui le persone sono sedute da sole tutto il giorno, è ancora più importante sapere cosa sta succedendo l’una all’altra

Ci sarà sempre il bisogno di capirsi

In definitiva, sicuramente la comunicazione non verbale rappresenta oggi per chi si confronta attraverso strumenti di comunicazione digitale un ulteriore elemento di stress. Tuttavia, i lavoratori, ponendovi la giusta attenzione, possono trarne benefici in termini da come gli altri possono percepirci osservandoci attraverso un monitor.

Quindi cerchiamo di presentarci con un profilo corredato da una bella foto dove abbiamo un aspetto professionale. Assicuriamoci che la fotocamera sia all’altezza giusta prima di iniziare una riunione. Mandiamo nella chat di gruppo, prima di una riunione, qualche emoji dal significato positivo.

Si tratta chiaramente di piccoli gesti che tuttavia possono avere un grande impatto. Infatti, aiutano i lavoratori a mostrarsi più vivi e partecipi in un contesto digitale. Inoltre, un corretto utilizzo della comunicazione non verbale, rende più facile capirsi attraverso il filtro digitale di un monitor.

Una buona comunicazione non verbale significa essere disposti a condividere qualcosa di noi stessi e prestare attenzione agli altri, esattamente come si farebbe in un incontro reale.

Sviluppare queste competenze, può consentire di trarne beneficio a lungo termine.

Gianluca Suardi

Gianluca Suardi

Sono nato a Milano e dopo aver conseguito un diploma ad indirizzo tecnico, ho studiato psicologia presso la Facoltà degli Studi di Padova e mi sono laureato in Psicologia del Lavoro nel 1996. La mia passione per le Risorse Umane, mi ha portato prima a lavorare per alcune società di Ricerca & Selezione di Personale come Recruiter. Nel 2010 fondo GSXecutive. Ci occupiamo di Ricerca e Selezione di Personale, Consulenza Aziendale e Coaching, Teambuilding. Attualmente iscritto all'Ordine degli Psicologi della Lombardia e all'Asnor (Associazione Nazionale Orientatori), nel 2024 conseguirò la qualifica di Coach accreditato ACTP con ICF- International Coaching Federation

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